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Dolore e Sofferenza


Gentili amici , introdurre un discorso sul dolore e la sofferenza non è cosa facile , anche se tutti siamo consapevoli di quale rodimento psicologico ci inducono . Il dolore e la sofferenza sia pure per una condizione fisica o psicologica , contengono molte sfaccettature che poggiano su precise ragioni , le quali tormentano l’uomo in base alla gravità della motivazione . Al di là delle teoriche affermazioni convincenti della filosofia spirituale , non si può negare che gli accadimenti dolorosi e tragici nel percorso della vita quotidiana , sono dovuti spesso al nostro comportamento , poi ci assale un senso di ribellione per i risentimenti costretti a reprimere , che provocano ulteriore sofferenza .

Vivere la vita è vivere la nostra storia ,l’istante presente viverlo in tutta la sua pienezza nella complessità di quanto ci accade , e osservare sviluppando la capacità di modificare positivamente l’urto di ogni cosa . Certamente quando l’istante presente viene funestato per la morte di un congiunto , oppure per la cattiva notizia di una metastasi in corso , cosa succede nella nostra mente ? E’ difficile essere razionali quando si rimane impietriti da tanto dolore e sofferenza , l’impatto di risentimenti e di sconforto è invalicabile e non c’è forza per sopportare tale tensione emotiva quando la febbre della sofferenza strazia l’anima .

Perché mai tanto dolore e sofferenza affligge l’essere vivente lasciando spesso segni indelebili? Patimento , angustia , strazio , dolore ecc.. sentimenti angoscianti che pervadono tutto l’essere . Che siano lacerazioni fisiche o sofferenze psicologiche sono la ragione per cui spesso ci si rivolge a “ Dio “ con suppliche per un Suo intervento per porre fine a tanto dolore . Oppure con grande risentimento ci si rivolge a Lui imprecando e maledicendoLo ,come fosse la causa di tanta sofferenza fra la gente . E’ un’accusa che manca di obbiettività e amore verso Colui che Creò il Mondo. Non si può includere Dio nelle nostre tragedie di dolore , è noto che Egli è colui che ama e produce saggezza e non può essere causa di tanto dolore e sofferenza ,perché ama i suoi figli in egual misura .

La specie umana , entità più completa e organizzata del pianeta , da sempre si chiede quale sia la giustificazione di tanto dolore e sofferenza, in cui non esiste nessuno antidoto a favore di tutti gli esseri che soffrono . Eppure la vita lo insegna se vogliamo sopravvivere al dolore . L’esempio dell’aspetto fisico dell’uomo informe per natura dalla nascita dimostra che lo coglie la sofferenza quando si fa strada la consapevolezza della propria condizione , il soggetto dopo tanta conflittualità interiore riesce a risolvere con mutamenti di pensiero e di atteggiamento ad accettarsi, soprattutto con la volontà e la forza di pensiero che non può essere separata dalla forza del corpo . Quindi rientra in una condizione accettata supinamente che , comunque , permette una risposta allo sconforto riuscendo di far scemare la sofferenza e sopravvivere al proprio disagio .

Sono convinto che l’universo uomo, per sua natura contempli in sè la sofferenza come la gioia , l’amore e la felicità , soltanto che i molteplici aspetti della sofferenza e del dolore , per la logorante persistenza incidono solchi profondi e laceranti che a livello psicologico è difficile colmare e spesso ci inducono al punto di desiderare la morte .

C’è chi dice che si può controllare il dolore e la sofferenza . Come è mai possibile quando tanto dolore viene registrato dalla mente , mettendo fine temporale alle funzioni della mente stessa ? Cosa succede alla mente quando il disorientamento è in atto , senza ravvedersi del proprio stato? Quale fenomeno subisce ? Certamente non si controlla la sofferenza quando il grido di dolore sale . Quando l’integrità psicologica si annulla riducendo ad un turbamento di interferenze incomprensibili e in momenti di razionalità quando c’è , si comprende che non ci sono alternative . Le malattie , le tragedie e la morte che provoca tanto dolore ci inducono a chiuderci in uno stato di apatia spesso dovuto per egoismo e di indifferenza a tutto ciò che accade attorno a noi .Sono esperienze che induriscono e rendono difficile il percorso della vita , in un coinvolgimento che contempla il programma evolutivo dell’essere per scelta avvenuta a monte , prima della nascita .

E’ utile ricordare a chi si dispera per la morte di un congiunto , che l’essere umano è uno spirito incarnato nella materia dell’uomo , anche se non ci rendiamo conto di essere in essenza spirito . Le esperienze nell’arco della vita dell’uomo , positive quanto negative , sono utili per la conoscenza dell’uomo stesso , e sono necessarie per l’evoluzione dello spirito . Quindi nel rapporto fra lo spirito e la mente e i delicati processi psichici ,si presume che ci sia una procedura che inizia dallo spirito che incanala i pensieri e tutto viene filtrato dalla mente che , a causa delle circostanze di sofferenza si trova nell’impossibilità di essere razionale nelle scelte da fare .

Non ci sono parole di cordoglio a tanta disperazione , nemmeno pensando che con la morte fisica dell’uomo , quindi con il disfacimento della materia , pensando pure che lo spirito liberato dagli stretti confini della materia , ritrova la sua libertà nell’infinito mondo dell’eternità : è sempre difficile contenere la disperazione e accettare questo principio.

Non dobbiamo dimenticare che la vita dell’uomo è un programma di sentimenti evolutivi , che danno senso alla vita , quindi l’esperienza evolutiva deve piegare la sofferenza , perché essa è la negazione della gioia e della felicità . Superare il decorso degli eventi tragici soprattutto con amore , per l’amore di coloro che ci sono accanto e condividono la stessa pena . La vita senza amore non ha ragione di esistere , l’amore è passione , è la volontà di superare tutte la traversie che ci pone la vita , è anche saggezza che correda i sentimenti più nobili dell’uomo , in scintille divine che inneggiano alla felicità , costruendola dentro e fuori di noi stessi , malgrado le subite lacerazioni dell’anima .

Non avrebbe senso la vita se vedessimo le cose nello stesso modo , la sofferenza , come la gioia e la felicità è insita nella natura dell’uomo , quindi dobbiamo prendere consapevolezza dei nostri limiti, considerando che il dolore e la sofferenza sono vissuti secondo la gravità dell’evento e la sensibilità del nostro sentire interiore . Anche se il percorso della vita viene coinvolto fra luci e ombre , gioia e dolore , è la luce dell’amore che sorregge l’uomo nella propria esistenza , coltivando amore per sè e per il prossimo , per una fede costruita in una nuova speranza attiva che illumina le menti , rianima i cuori per la pace dell’anima .

A sempre Giorgio Penzo

Sottolineare le cose belle , ti accorgerai che la vita ne è piena .

 

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