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Per Fabio presso Casa degli Angeli Universo

Mio caro figlio,
dopo tanto scrivere di te, provo a scrivere a te.
Io rimango la tua mamma apprensiva di sempre e mi chiedo, ancora adesso,
come sei, se ti trattano bene, se senti la mia mancanza.
Quante domande mi pongo.
Troppe forse.
Lo so, ma non posso farne ameno.
Sono una sciocca.
Sento sempre la tua mancanza, mi pesa non poterti toccare, baciare e
perché no, anche sgridarti.
Ricordo i nostri anni vissuti felici, eppure allora non mi sembravano tali,
troppo presa dalla vita quotidiana.
Quanto tempo abbiamo sciupato o forse no!
Potevamo fare di più?
Ma non pensavamo di avere così poco tempo.
Tutto è stato così repentino, anche se la tua malattia è durata tanto.
Non si è mai preparati a questa separazione.
Ti rivedo piccolo, con la tua testolina riccioluta, eri molto vivace e mi
facevi disperare, ma con il tuo sorriso riuscivi a dissipare ogni mio
nervosismo, non ci tenevamo il broncio.
Con te era impossibile.
Sono stata una buona madre?
Non so darmi una risposta, nessuno ci insegna ad essere genitori, ma se ho
mancato in qualche cosa, ti prego perdonami.
Lo farai vero?

Quando ti ho messo al mondo, ero giovane e forse non potevo apprezzare
a pieno questa grande gioia.
Ti ho dato amore?
Facevo castelli in aria sul tuo futuro, ti vedevo adulto e perché no, sposato
padre anche tu, ma tutto ciò ci è stato negato.
Mi turba sempre il pensiero di non essere riuscita a tenerti con me.
Per tante cose l’amore non basta.
Tu ci stavi bene con me?
Io che dovevo essere la persona che doveva accudirti e proteggerti
non ci sono riuscita , ho fallito in questo.
Mi perdoni?
La nostra vita , mio caro, adesso è cambiata, di questo non ti do colpa in fondo
pensandoci , non saprei a chi darla.
Questa vita è di transizione, non biasimarmi Fabio, ma non posso essere mai
più felice, mi manchi.
Ho Christian a cui riverso tutto l’amore che mi è rimasto, forse lo vizio un po’
ma anche lui ha sofferto tanto.
Tu travolgevi tutti con la tua allegria ed esuberanza.
E adesso?
Ho cercato, nella tua breve permanenza, di farti contento, almeno spero, ti ho
dato tutto ciò che chiedevi, tutti dicevano anche troppo, ma non rimpiango niente, mi
piaceva viziarti.
I tuoi compleanni erano travolgenti, eravamo felici, ti guardavo con orgoglio
di mamma crescere forte e bello.
Adesso conto le ore , i giorni e gli anni che sei andato via.
Perché sei andato?
Mi chiederò sempre il perché.
Perché alle madri è permesso soffrire così tanto?
Perché Dio permette di gioire quando nasce un figlio e poi ci dà questo tremendo dolore?
Perché?
Non ci sarà mai una risposta o forse l’ho già avuta.
Piccolo mio, non voglio rattristarti, so che adesso sei felice, forse noi in famiglia con tè
eravamo troppo appagati e Dio ci ha messo alla prova.
Troppo dura!
Amore adesso ti lascio con la penna e mai con il cuore, ci ritroveremo, ne sono sicura
Ed allora sarai tu ad aspettarmi e non ci ricorderemo più di questi anni trascorsi separati .

Angela, la tua mamma .

 

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